
Formazione sicurezza: in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Accordo Stato-Regioni
Il nuovo Accordo definirà durata e contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro e rappresenta un passo cruciale verso l’unificazione del quadro normativo e l’innalzamento della qualità della formazione.
Una volta pubblicato ufficialmente, sarà possibile verificare se il testo definitivo confermerà interamente la bozza attuale o se saranno state introdotte modifiche. Seguiranno aggiornamenti e approfondimenti non appena disponibili.
Le principali novità dell’Accordo
- Unificazione normativa
L’Accordo sostituirà tutti quelli precedenti, costituendo un corpus unico e razionalizzato per la formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro. - Formazione estesa e mirata
Sono definite in modo preciso le figure destinatarie della formazione: lavoratori, preposti, dirigenti, datori di lavoro (anche quelli che assumono direttamente il ruolo di RSPP), RSPP e ASPP, coordinatori per la sicurezza nei cantieri (CSP e CSE), soggetti operanti in ambienti confinati o sospetti di inquinamento, e operatori di attrezzature che richiedono abilitazioni specifiche. - Progetto formativo strutturato
Introdotta una metodologia obbligatoria per progettare la formazione, con obiettivi chiari, contenuti specifici, durata definita, modalità didattiche e valutazione dell’apprendimento. Tutto dovrà essere coerente con la valutazione dei rischi aziendali. - Formazione a distanza regolamentata
La videoconferenza sincrona sarà ammessa per tutti i corsi teorici, mentre l’e-learning sarà riservato ai moduli base e di aggiornamento (non per i preposti), con standard tecnici più rigorosi rispetto al passato. - Durata e contenuti armonizzati a livello nazionale
Ogni percorso formativo sarà standardizzato per garantire uniformità, adattabilità in base al rischio specifico e aggiornamento continuo, in linea con l’evoluzione normativa e tecnologica.
Un’occasione per una svolta culturale
L’Accordo del 2025 rappresenta non solo una riforma tecnica, ma una vera e propria opportunità per rafforzare la cultura della prevenzione in azienda, valorizzando la formazione come strumento strategico nei modelli organizzativi e nei sistemi di gestione della sicurezza.
I datori di lavoro e gli enti formatori dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro i termini che saranno stabiliti nelle disposizioni finali e transitorie dell’Accordo.